martedì 11 febbraio 2014

LERICI e dintorni tra storia e poesia

LERICI E DINTORNI,la storia,i culti,i cieli, tra bellezza e poesia.


Se siete dei romantici come lo erano Byron e Shelley,Lerici è il luogo dell'anima che stavate cercando.
In posizione opposta a Portovenere nel magico Golfo dei Poeti,Lerici e il suo antico Castello regalano sempre emozioni incredibili al turista che passeggia per il molo dei pescatori. E' vero che in questo Golfo abbiamo i tramonti più belli del mondo  ed è vero che abbiamo anche violente tempeste di sublime fascino: di certo il nome Golfo dei Poeti non viene dal caso.
Seguite la vostra guida alla scoperta della storia di questa preziosa perla del Golfo di La Spezia e imparate così ad amare questi luoghi senza tempo così come gli illustri personaggi del passato hanno fatto.











Sentiero Montemarcello- Punta Corvo

Sentiero Montemarcello - Punta Corvo


GENERALITA': Il sentiero proposto parte e ritorna al borgo di Montemarcello, un antico, piccolo borgo, vicino al mare annoverato tra i borghi più belli di Italia. Una mezza giornata questa,dedicata alla mente e al corpo, allo sport, ma anche al relax, in un posto affascinante, gemello in bellezza alle 5 Terre,-che infatti si intravvedono in lontananza nelle giornate  più limpide-.


DIFFICOLTA': impegnativo nella seconda parte


PERCORSO:Visita al piccolo borgo di Montemarcello, partenza per sentiero che conduce ai punti panoramici, sentiero per Punta Corvo, ritorno a Montemarcello


DURATA: escursione mezza giornata


IMPORTANTE: avere un minimo di allenamento fisico, indossare calzature robuste, scarponcini da trekking, bottiglietta d'acqua ( chi ha piacere potrebbe anche fare merenda o pranzo a sacco sulla spiaggia)



DESCRIZIONE:


Prima di iniziare il nostro percorso trekking, è d'obbligo dare una splendida occhiata al piccolo borgo di Montemarcello. La guida vi fornirà informazioni su quello che riguarda il passato di questa zona diventata turistica solo in tempi moderni. Questo viaggio vi aiuterà a costruirvi un immagine di come vivevano le persone e di come oggi hanno trasformato l'ambiente naturale secondo le loro esigenze.


Guardiamo prima il paesaggio dall'alto che veramente merita e lascia senza fiato. Ci avviamo verso un punto panoramico che ci consentirà di abbracciare il panorama del mare e delle isole. Dopo qualche centinaia di metri,passeggiando in mezzo alle entrate di bellissime case private-da sogno-,troviamo ulivi, vigneti e  ombrosa vegetazione mediterranea! Proprio qui si apre una vista mare che acceca gli occhi per bellezza e splendore. Siamo in alto e ai nostri piedi c'é il verde meraviglioso di pini, lecci, lentischi e corbezzoli. Una vegetazione sempre verde, accarezzata dal vento del mare. Giù, in basso, le onde baciano le rocce piano nei giorni di mare calmo, e naturalmente con violenza quando il mare è in tempesta. Quando Shelley passò da questi luoghi in nave, per il suo ultimo viaggio, vide questo mare in tempesta tuonare con le sue potenti onde contro la scogliera.


Tornando sui nostri passi,imbocchiamo per qualche metro il sentiero che ci porta a Punta Corvo, impegnativo, ripido e fatto a gradini. Un pino ci presta aiuto nei nostri passi in quanto tre gradini sono proprio fatti delle sue robuste radici. Il bosco è fitto, ma offre qualche scorcio di luce: vi sono anche delle panchine per il riposo dei meno allenati. Sotto ecco la meta della nostra discesa che ci chiama con una voce di acqua, di sabbia e di roccia. Tre elementi che si incontrano, si baciano e si lasciano e di nuovo si incontrano e si lasciano...Un incontro che potrebbe essere calmo o appassionato! Con un pò di fortuna per il turista il Sole potrebbe essere presente a questo incontro e allora la vista sarebbe davvero indimenticabile.
 Raggiunta la spiaggia di sabbia grigia e rocce, ogni uno di noi potrebbe gettarsi nella bellezza di tutto ciò e diventare elemento di questo bagno di bellezza, colori, odori, suoni.


Rimaniamo un attimo, anche prolungato, su questa meravigliosa, piccola spiaggia che ci fa riposare dopo la discesa.


Per ritornare si procede per la stessa salita.





martedì 4 febbraio 2014






CASTELLO E BORGO DIROCCATO DI MONETA
           



Percorso storico ambientale che si propone di presentare al turista non soltanto l'antico borgo e il Castello di Moneta, -tuttora affascinanti anche nel selvaggio abbraccio della lussureggiante vegetazione- ma anche un salutare itinerario a piedi, in una significante zona agricola e forestale ricca di ulivi, vigneti, e castagni.


ITINERARIO: Dal viale XX settembre di Carrara si parte a piedi, per una strada poco trafficata,per un piccolo tratto asfaltata e che presto diventa sterrata. Su tutto il percorso saranno spiegate le particolarità agricole e ambientali della zona che si percorre, con riferimenti alla flora e alla fauna selvatica del posto. Si attraversa il piccolo borgo di Moneta. Arrivo al castello e al vecchio borgo. Giro annulare con spiegazioni riguardanti la storia del luogo, del villaggio e del castello. Si torna percorrendo la stessa strada.


DURATA: escursione di mezza giornata


ABBINAMENTI: il giro delle cave di Carrara, della città di Carrara, museo del marmo, qualsiasi altro a  richiesta

DESCRIZIONE:


Il Castello di Moneta si vede da viale XX settembre di Carrara. Rimane ancora, nonostante l'incuria, l'oblio, il tempo e le intemperie, a testimoniare un tempo in cui esso soltanto regnava sulla valle sottostante. Per chiunque sia  fantasioso e curioso, questo itinerario volto a salutare da vicino questo potente signore di pietra è l'ideale. 

Oggi, da lontano, si vede soltanto la sua parte frontale,composta di merletti e rovine che dignitosamente chiedono un restauro, nel nome della sua gloria passata. Ai piedi del castello è facile inciampare nei rovi, che, invadenti, tendono a conquistare la struttura. Certamente è nostro auspicio che con questa visita,un certo numero di persone interessate -magari con i contatti giusti- possano  suggerire all'amministrazione di pensare a un restauro, interrompendo questo braccio di ferro tra il nostro vecchio e la vegetazione che lo divora. Anche questo è uno dei motivi della nostra proposta : cercare di mostrare la potenzialità di questo luogo.


Iniziamo la passeggiata su una strada asfaltata.Qui i dintorni non ci dicono nulla di nuovo: case, condomini, ville con parco. Una volta percorsa la strada,il passato inizia a prendere vita . Case antiche la cui età è esaltata dalla pietra grezza si alternano a case nuove ed è facile incontrare antiche  o antichissime Maestà vicine ad alcune più recenti. Troviamo un sottopassaggio ad arco, tutto intonacato e dipinto di bianco, ma nonostante questo, noi sappiamo che nasconde la vecchia pietra, sapientemente lavorata da mani esperte, da uomini che lavoravano e vivevano qui secoli fa. A risvegliarci da questo sogno antico troviamo un pollaio, con una simpatica rappresentazione in pittura di un gallo colorato, che offre spazio a galline che corrono libere e felici di qua di la.


La strada diventa  di terra e iniziano a vedersi varie culture agricole che pian piano sostituiscono le case. Qui troviamo uliveti,vigneti, arnie,castagni e  nella lontananza, in cima al colle, il Castello di Moneta, vecchio sdentato, richiama la nostra attenzione. In tutto questo siamo avvolti dalla bellezza degli scorci panoramici sulla valle, sul mare e sui monti. Nelle giornate di Sole più limpide si vede fino alla costa livornese, e con un pò di fortuna l'occhio può giungere sino alle isole,addiritture talvolta si vede la Corsica.


Ai piedi del castello, la strada si fa di pietra: qui troviamo infatti lastre lucidate da passi e da zoccoli, una volta probabilmente questa strada era tutta cosi, da qui passavano i pellegrini,i contadini,le carrozze,le merci,i muli, e ancora commercianti, mendicanti ,ricchi e poveri, onesti e ladri.


Non ci sono solo rovi, ma troviamo anche dell'edera e un glicine antico, con un intreccio di tronchi grossi come gli alberi, ed esso sparge in primavera le sue profumate lacrime viola sulla su questo luogo memore della gloria passata. Qualche eroe odierno, coraggiosamente ha deciso di ristrutturare qualcosa e ha ricavando da una piccola casetta o una parte di una vecchia torre, una modesta residenza estiva. Sono posti che richiedono non solo amore e pazienza, ma anche lotta e grinta,in particolare contro i sassi e i terreni  ribelli,che tendono ad andare per conto proprio e a ritornare disordinatamente alla madre Natura. Fortunatamente qualche masso di questo terreno difficoltoso viene imprigionato in una rete di acciaio e obbligato a stare in attesa delle future intenzioni edili del proprietario.


Percorriamo il giro anulare e osserviamo molti elementi strutturali del castello, in diverse fasi di conservazione.


Si ritorna in discesa per la stessa strada.




 















giovedì 23 gennaio 2014

CAVE DI MARMO IN JEEP

  • ITINERARIO SPECIALE JEEP
  Target di riferimento: gruppi piccoli,famiglie,visite individuali



Proposta adatta a tutti gli amanti dell'avventura: visitare i principali bacini marmiferi di Carrara è infatti un'esperienza davvero unica e seriamente indimenticabile,soprattutto se la si affronta a bordo di speciali jeep che hanno l'accesso alle vette più alte delle Alpi Apuane. Oggi questo è possibile grazie ad un gruppo di guide autorizzate in grado di portare le persone all'interno delle cave di monte in piena attività.



Da queste altezze è possibile vedere in diretta il lavoro di estrazione in Cava di questo straordinario materiale che è il Marmo. Un'esperienza davvero irripetibile che lascerà senza parole.







     





  Elisa C.

Visita a Cava Fantiscritti

 ITINERARIO VISITA A CAVA FANTISCRITTI.
 Visita nel cuore delle montagne di marmo attraverso una completa visione di uno dei più noti bacini marmiferi delle cave.

Il nostro itinerario ci porta in piazzale Fantiscritti dove scendiamo per visitare la cava Museo analizzando le tecniche di estrazione e trasporto di ieri e oggi e gli antichi e nuovi utensili da lavoro partendo dal tempo dei romani sino alla modernità. 


Una volta terminata questa visita, possibilità di provare un'esperienza indimenticabile e spettacolare recandosi, con minibus da 9 posti, all'interno della cava in galleria "Ravaccione",una delle più grandi al mondo.










Elisa C.&Lavinia Stanila

IL LARDO DI COLONNATA

ITINERARIO ENO-GASTRONOMICO: IL LARDO DI COLONNATA
Visita a Larderia nei pressi delle cave di marmo per assaggiare il rinomato Lardo di Colonnata e scoprire gli antichi segreti della preparazione di questa specialità culinaria. 
Possibile ulteriore visita al caratteristico paesino di Colonnata,noto dai tempi dei romani e raggiungibile soltanto a piedi o con mezzi di ridotte dimensioni. 
Possibilità,inoltre,di fermarsi in ristorante locale per assaporare un pranzo tipico della cucina apuana o di sperimentare una semplice degustazione del prodotto.








    Meteo

    Contattaci

    Nome

    Email *

    Messaggio *