martedì 4 febbraio 2014






CASTELLO E BORGO DIROCCATO DI MONETA
           



Percorso storico ambientale che si propone di presentare al turista non soltanto l'antico borgo e il Castello di Moneta, -tuttora affascinanti anche nel selvaggio abbraccio della lussureggiante vegetazione- ma anche un salutare itinerario a piedi, in una significante zona agricola e forestale ricca di ulivi, vigneti, e castagni.


ITINERARIO: Dal viale XX settembre di Carrara si parte a piedi, per una strada poco trafficata,per un piccolo tratto asfaltata e che presto diventa sterrata. Su tutto il percorso saranno spiegate le particolarità agricole e ambientali della zona che si percorre, con riferimenti alla flora e alla fauna selvatica del posto. Si attraversa il piccolo borgo di Moneta. Arrivo al castello e al vecchio borgo. Giro annulare con spiegazioni riguardanti la storia del luogo, del villaggio e del castello. Si torna percorrendo la stessa strada.


DURATA: escursione di mezza giornata


ABBINAMENTI: il giro delle cave di Carrara, della città di Carrara, museo del marmo, qualsiasi altro a  richiesta

DESCRIZIONE:


Il Castello di Moneta si vede da viale XX settembre di Carrara. Rimane ancora, nonostante l'incuria, l'oblio, il tempo e le intemperie, a testimoniare un tempo in cui esso soltanto regnava sulla valle sottostante. Per chiunque sia  fantasioso e curioso, questo itinerario volto a salutare da vicino questo potente signore di pietra è l'ideale. 

Oggi, da lontano, si vede soltanto la sua parte frontale,composta di merletti e rovine che dignitosamente chiedono un restauro, nel nome della sua gloria passata. Ai piedi del castello è facile inciampare nei rovi, che, invadenti, tendono a conquistare la struttura. Certamente è nostro auspicio che con questa visita,un certo numero di persone interessate -magari con i contatti giusti- possano  suggerire all'amministrazione di pensare a un restauro, interrompendo questo braccio di ferro tra il nostro vecchio e la vegetazione che lo divora. Anche questo è uno dei motivi della nostra proposta : cercare di mostrare la potenzialità di questo luogo.


Iniziamo la passeggiata su una strada asfaltata.Qui i dintorni non ci dicono nulla di nuovo: case, condomini, ville con parco. Una volta percorsa la strada,il passato inizia a prendere vita . Case antiche la cui età è esaltata dalla pietra grezza si alternano a case nuove ed è facile incontrare antiche  o antichissime Maestà vicine ad alcune più recenti. Troviamo un sottopassaggio ad arco, tutto intonacato e dipinto di bianco, ma nonostante questo, noi sappiamo che nasconde la vecchia pietra, sapientemente lavorata da mani esperte, da uomini che lavoravano e vivevano qui secoli fa. A risvegliarci da questo sogno antico troviamo un pollaio, con una simpatica rappresentazione in pittura di un gallo colorato, che offre spazio a galline che corrono libere e felici di qua di la.


La strada diventa  di terra e iniziano a vedersi varie culture agricole che pian piano sostituiscono le case. Qui troviamo uliveti,vigneti, arnie,castagni e  nella lontananza, in cima al colle, il Castello di Moneta, vecchio sdentato, richiama la nostra attenzione. In tutto questo siamo avvolti dalla bellezza degli scorci panoramici sulla valle, sul mare e sui monti. Nelle giornate di Sole più limpide si vede fino alla costa livornese, e con un pò di fortuna l'occhio può giungere sino alle isole,addiritture talvolta si vede la Corsica.


Ai piedi del castello, la strada si fa di pietra: qui troviamo infatti lastre lucidate da passi e da zoccoli, una volta probabilmente questa strada era tutta cosi, da qui passavano i pellegrini,i contadini,le carrozze,le merci,i muli, e ancora commercianti, mendicanti ,ricchi e poveri, onesti e ladri.


Non ci sono solo rovi, ma troviamo anche dell'edera e un glicine antico, con un intreccio di tronchi grossi come gli alberi, ed esso sparge in primavera le sue profumate lacrime viola sulla su questo luogo memore della gloria passata. Qualche eroe odierno, coraggiosamente ha deciso di ristrutturare qualcosa e ha ricavando da una piccola casetta o una parte di una vecchia torre, una modesta residenza estiva. Sono posti che richiedono non solo amore e pazienza, ma anche lotta e grinta,in particolare contro i sassi e i terreni  ribelli,che tendono ad andare per conto proprio e a ritornare disordinatamente alla madre Natura. Fortunatamente qualche masso di questo terreno difficoltoso viene imprigionato in una rete di acciaio e obbligato a stare in attesa delle future intenzioni edili del proprietario.


Percorriamo il giro anulare e osserviamo molti elementi strutturali del castello, in diverse fasi di conservazione.


Si ritorna in discesa per la stessa strada.




 















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